
Chi Siamo
Figli di Sant'Anna
Siamo un Istituto Religioso, sorto come ramo maschile parallelo all’Istituto delle Figlie di Sant'Anna. La nostra esistenza segna la realizzazione di uno dei più grandi desideri del cuore della Beata Anna Rosa Gattorno:
“Già vedo i Figli del cuore della Santa Madre Anna,
tutti intenti e pieni dell'amor di Dio, a lavorare per la sua gloria,
convertendo i peccatori, evangelizzando tutto il mondo
e dando all'Opera delle Figlie di Sant'Anna un lustro dei più belli.
Oh, sogno beato!” (Memorie p. 762)
Per questo, noi Figli di Sant’Anna, riconosciamo come nostra fondatrice la Beata Anna Rosa Gattorno, nel cui cuore, sin dal 1882, vibrava l’intuizione riguardante la fondazione di un Istituto di Sacerdoti che avesse l’impronta del Carisma e della Spiritualità delle Figlie di Sant’Anna, da lei fondato precedentemente, l’8 dicembre 1866.
Il “sogno beato”, rimase custodito nel cuore di Dio, e divenuto realtà ricevette la prima approvazione da parte della Chiesa di Roma il 26 maggio 1993 e quella definitiva l’08 dicembre 2022. Essendo oggi, una piccola parte del Popolo di Dio che, mossa dallo Spirito Santo a rispondere ad una gratuita chiamata del Padre, si è radunato per lavorare “nel campo del Signore” e collaborare nella Chiesa e con la Chiesa, all’opera salvifica di Cristo
Figli di Sant'Anna
"Tutti intenti e pieni dell'amor di Dio"

Il Carisma
“Il nostro Carisma è identificarci con Cristo nel mistero della sua povertà, sotto la guida di Sant’Anna, Madre di Maria Immacolata, in un servizio di dedizione paterna, inseriti nella missione della Chiesa e collaborando all’opera della salvezza, che ci impegna a presentare a tutti, in modo particolare ai più poveri, il volto misericordioso del Padre” (Cost. art. 2).
Stile di vita che la Beata Anna Rosa Gattorno incarnò nella propria esistenza, spinta dal suo ardente desiderio di configurarsi a Cristo esinanito fino alla morte di croce, con Colui che ella soleva chiamare “mio Bene” e la cui stessa via ambiva di percorrere, con lo sguardo rivolto a Maria, la Figlia di Sant’Anna, quale modello compiuto di ciò che sperimentava come sua vocazione più intima: “schiava inutile del mio Gesù, mio amato Padrone”.

Sant’Anna, Madre di Maria Immacolata
Madre della Madre del Redentore, e perciò inserita in modo particolare nella storia della salvezza, Sant'Anna rappresenta un segno di quella spiritualità di attesa che, in totale spogliamento di sé e amorosa apertura verso Dio e verso il prossimo, fu caratteristica del piccolo “Resto di Israele”.
Pertanto, sebbene l’appartenenza di Sant'Anna al popolo eletto e il suo privilegio di essere Madre di Maria siano gli unici elementi che ci è dato conoscere intorno alla sua persona e alla sua vita, essi sono sufficienti per dedurne il messaggio su cui si fonda la spiritualità peculiare della Famiglia, posta per volontà di Dio sotto la sua guida e la sua tutela.
La Beata Anna Rosa Gattorno visse la devozione a Sant'Anna come relazione filiale e di discepolato. E noi, come Figli di Sant’Anna, in quanto eredi del dono che Dio ha dato a lei, scopriamo in Sant’Anna una preziosa ed essenziale presenza che determina il carattere familiare della nostra propria spiritualità.
Perciò, desiderando “poter farla amare da tutto il mondo”, noi Figli di Sant’Anna, proclamiamo e lodiamo la sua santità: approfondando e vivendo concretamente le virtù proprie della spiritualità; contemplando nella preghiera il messaggio di Sant'Anna nel contesto della Storia della salvezza; e cogliendo le occasioni più opportune per presentare ai fedeli la sua figura e il suo messaggio e consigliando di ricorrere anche al suo “potente aiuto per impetrare grazie da Dio”.

Primi Figli di Sant’Anna
Arrivando l’anno 1991 sembra giunta finalmente “l’ora del risorgimento” tanto attesa dalla Beata Anna Rosa Gattorno. Con l’invito del Vaticano II di “ritornare alle fonti”, le Figlie di Sant’Anna si sono ritrovate con i molteplici scritti della Fondatrice, nei quali scoprirono il capitolo incompiuto della fondazione dei “Figli di Sant’Anna”. Nel frattempo, lo Spirito andava suscitantando in ogni dove, quelli che desiderava come “Figli del cuore della Santa Madre Anna”.
Per cui, dopo i primi anni di formazione, il 31 agosto 1993, si celebrò le prime promesse dei primi Figli di Sant’Anna, nella Chiesa di Sant’Anna al Laterano, alla presenza del Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, Sua Eminenza il Cardinale Camillo Ruini, e di Mons. Natalino Zagotto, vicario episcopale per la Vita Consacrata. Di questo primo gruppo ci sono:
- P. José Valdo FEITOSA, FSA;
- P. Patricio Enrique MORALEDA, FSA.

La Spiritualità
Radicati nella spiritualità dei “Poveri di Jahweh”, a cui appartenevano Sant’Anna, San Gioacchino e la piccola Maria, viviamo in un’intima comunione di preghiera e di vita, animati dalla fede, dalla speranza e dalla carità, nella semplicità e prudenza, nell’umiltà e mansuetudine, solleciti nell’impegno di servire tutta l’umanità:
- in un servizio di dedizione paterna, che ci impegna a presentare a tutti gli uomini il volto misericordioso del Padre, sotto la guida di Sant’Anna, Madre di Maria Immacolata;
- vivendo la nostra consacrazione nella povertà di cuore che divenne per noi, più che la pratica di una virtù, il modo di essere, di vivere e di esistere,
- e qualificando la nostra presenza apostolica e missionaria nel mondo, attraverso il nostro spirito di famiglia.

La Fondatrice
Rosa Gattorno, figlia di Francesco e di Adelaide Campanella, nacque a Genova il 14 ottobre 1831 e fu battezzata lo stesso giorno, nella Parrocchia di San Donato, con i nomi di Rosa Maria Benedetta. Ricevette l’istruzione, in casa, come era d’uso nelle famiglie di condizioni economiche agiate del tempo, da insegnanti accuratamente scelti in lettere italiane, francese, disegno e musica. A dodici anni ricevette la Cresima nelle Chiesa di Santa Maria delle Vigne.
A 5 novembre 1852, sposò il cugino Girolamo Custo. Perciò, sposa e madre di tre figli, fu ben presto segnata profondamente da una serie di tracolli economici e disgrazie, culminati con la morte del marito e del terzo figlioletto. Rimase vedova all’età di 27 anni.
Piissima da giovinetta, e sinceramente incline alla pietà verso i poveri e i sofferenti, purificata dalle prove, resa forte nello spirito, sostenuta dalla Comunione quotidiana, ben presto comprende il vero senso del dolore, e diventa madre, sorella, amica dei poveri, degli ammalati, degli esclusi, delle giovani “a rischio”.
Cura assiduamente i suoi bambini e gli anziani genitori, ma trova anche tempo per dedicarsi alla preghiera, al servizio dei poveri, e alle opere di zelo che fioriscono nella Genova del suo tempo.
Emise i voti privati perpetui di castità e di obbedienza nella festa dell’Immacolata 1858; e nel 1861, anche quello di povertà. Nel 1862 ricevette il dono delle stimmate occulte, percepito più intensamente nei giorni di venerdì.
In una notte di intensa preghiera davanti al Crocifisso (nel febbraio 1864), Rosa ricevette dal Signore l’ispirazione a fondare nella Chiesa una nuova Famiglia Religiosa.
Consigliata dal suo Confessore e dal Vescovo, resiste a lungo a questa chiamata, ma cede due anni più tardi dinanzi all’autorevole e fermo invito del Santo Padre Pio IX, che le ingiunge (03 gennaio 1866), di iniziare subito la fondazione. Circa due mesi dopo, il 13 marzo 1866, parte da Genova a Piacenza, con le sue 5 prime compagne, per iniziare l’Opera di Dio: le “Figlie di Sant’Anna”.
Nelle pagine delle sue Memorie, poco più di un decennio dopo la prima fondazione, Rosa Gattorno fa riferimento a più riprese ad un progetto riguardante la “fondazione dei Figli di Sant’Anna” – un istituto di sacerdoti destinati a lavorare nella Chiesa per la gloria di Dio, la conversione dei peccatori, l’evangelizzazione e la formazione delle Figlie di Sant’Anna – e accenna ad una ispirazione a suo tempo ricevuta, ma non ne precisa data e circostanza:
“Sempre mi stanno innanzi le tre gocce di sangue che dovevano essere i tre ordini. Io mai avevo pensato ai Figli di Sant’Anna, ma credevo dovesse essere
un ramo di Figlie di Sant’Anna di vita contemplativa, di clausura.
Invece i Figli di Sant’Anna …” (Memorie p. 624).
Alla morte della Fondatrice, avvenuta a Roma, il 6 maggio 1900, “in odore di santità”, subito sono iniziate le diverse cause. E un secolo dopo, il 9 aprile dell’anno 2000, Madre Anna Rosa Gattorno fu beatificata da Sua Santità, il papa Giovanni Paolo II.